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IL TRENO DEI DIRITTI DEI BAMBINI


liberamente tratto dalla storia "LO ZIO DIRITTO" di R. Piumini da Alessi Laura - Montegiorgi Rosalba

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Scena VIII: L'ISOLA DELLA SOLIDARIETA'

SPEAKER: Isola della solidarietà. Isola della solidarietà. È in arrivo sul binario dell'amore il Treno dei diritti dei bambini.

(Arriva un venditore ambulante con il caratteristico chioschetto bar, che reca con sé un grande salvadanaio a forma di cuore. Tutti i personaggi che seguono sono vestiti di bianco , hanno un grande cuore rosso appuntato sul petto e sono tutti gentili e sorridenti)

1°VENDITORE: (Con la voce dello strillone) Paninotti e bambiscotti, Paninotti e bambiscotti!

1 BAMBINO: (Arrivando di corsa) Vorrei un paninotto al prosciutto, per favore.

1°VENDITORE: (Porgendo) Ecco il tuo paninotto ben imbottito.

1 BAMBINO: Ho una fame...Quanto pago?

1°VENDITORE: 1 €, grazie.

1 BAMBINO: Eccone due, uno per il paninotto (lo porge) e uno per loro (lo inserisce nel salvadanaio e esce)

2 BAMBINO: (Arrivando) Buon giorno, signor ..............

1°VENDITORE: Buon giorno, caro bambino.

2 BAMBINO: Mi dia un pacchetto di patatine, per favore.

1°VENDITORE: Ecco le patatine più buone del paese.

2° BAMBINO: Quanto pago, signor .......?

1° VENDITORE: 2 €.

2 BAMBINO: Ecco i miei 2 € per le patatine (glieli da') e 2 € per loro (li inserisce nel salvadanaio e esce)

MARINA: Ma che strana abitudine quella di pagare il doppio!

PAOLO: Chiediamo il perché.

Paolo, Marina, P1 e P2 si avvicinano al venditore 2

2° VENDITORE: Paninotti, patatine, bambiscotti!

P1: Ci scusi, signore. Vorremmo sapere perché qui si prende uno e si paga due.

2° VENDITORE: In questo paese si pensa sempre agli altri. Tutto quello che uno ha deve poterlo avere anche chi non può. Si fa sempre così con tutte le cose, specialmente con quelle da mangiare.

P2: Ora capisco perché si chiama l'isola dell'Amore!

2° VENDITORE: Proprio così. Ogni volta che si fa un acquisto, si accantona la stessa cifra della spesa affrontata e si devolve a favore delle popolazioni meno fortunate.

CAPOTRENO: Se tutti noi che abbiamo tutto facessimo come fate voi, si risolverebbe definitivamente il problema della fame nel mondo. Noi del Treno dei Diritti vogliamo portare in ogni luogo questo bellissimo messaggio.

P4: È proprio vero, quando saremo tutti come loro, il mondo sarà più bello.

P5: Quando nessuno morirà di fame, il mondo sarà più giusto.

P6: Ma la fame è il problema più grande. Chi lo risolverà?

P8: Lo sta facendo la FAO.

P7: Io so che c'è anche l'UNICEF che si preoccupa di difendere i diritti di tutti i bambini. Sapete chi me l'ha detto?

TUTTI: Lo zio Diritto!

CAPOTRENO: Non solo, abbiamo anche la CARITAS e la CROCE ROSSA INTERNAZIONALE.

BICE: Sono centinaia di milioni i bambini che muoiono di fame. Come si fa?

P2: Scriviamo ai potenti della terra.

P3: Ma loro lo sanno già.

P4: E allora perché non lo risolvono?

CAPOTRENO: Perché tocca a loro, ma tocca pure a noi.

AGO: Che cosa c'entriamo noi?

CAPOTRENO: Ogni singola persona può fare tanto, ma sono ancora pochi quelli che ci credono.

P5: Cosa si può fare?

CAPOTRENO: Proseguire il viaggio per portare la pace sempre e ovunque, specialmente in quei luoghi dove la pace non c'è.

(A queste parole, un bambino diventa triste improvvisamente. Il capotreno gli si avvicina)

CAPOTRENO: Cosa ti succede?

P8: Sono triste perché ho saputo che un mio amico abita dove c'è una brutta guerra.

P7: Ma vera? Con bombe e pistole?

P8: Sì, una vera guerra e lui vuole scappare da lì, ma i soldati non lasciano partire più la gente.

CAPOTRENO: Ci andremo noi.

P1: Ma noi non possiamo mica andare dove c'è la guerra.

MARINA: Già, però se studiamo bene la cartina "trenale" potremo trovare un sistema per portarla via.

CAPOTRENO: (Guarda la cartina) Lo vedo il tuo amico, si trova nella Valle dei cannoni. Non è distate da qui e con il nostro treno arriveremo in men che non si dica.

P6: Ma lì ci uccideranno!

CAPOTRENO: Non possiamo fuggire davanti alle difficoltà.

AGOSTINO: Io vengo con te.

TUTTI: Anch'io! Anche noi! Anch'io voglio venire!

(Il treno riparte e arriva nella Valle dei cannoni. Lo speaker non fa in tempo ad annunciare l'arrivo del treno che improvvisamente si sentono rumori di guerra)

 

 

 

I genitori e le altre persone aventi cura del fanciullo hanno primariamente la responsabilità di assicurare, nei limiti delle loro possibilità e delle loro disponibilità finanziarie, le condizioni di vita necessarie allo sviluppo del fanciullo.

 

 

 

 

 


Gli Stati parti, sulla base delle condizioni nazionali e dei loro mezzi, devono prendere le misure opportune per assistere i genitori del fanciullo o chi ne sia responsabile nell'attuazione di questo diritto e, in caso di necessità, devono fornire un'assistenza materiale e programmi di supporto in particolare per quel che riguarda la nutrizione, il vestiario e l'alloggio.

 

 

 

 

 


Gli Stati parti adotteranno appropriate misure al fine di assicurarsi della possibilità di garantire il sostentamento del fanciullo da parte dei genitori o di altre persone aventi una responsabilità finanziaria a tale riguardo, sia sul proprie territorio che all'estero. In particolare, allorquando la persona avente una responsabilità finanziaria nei confronti del fanciullo viva in un paese diverso, gli Stati parti promuoveranno il ricorso ad accordi internazionali nonché la stipula di trattati in materia l'adozione di altri appropriati strumenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

pagine web a cura di Alessandra Bucchi - immagini di Teresa Ducci